I suini sono mammiferi da allevamento ed in particolare il maschio prende il nome di verro e la femmina il nome di scrofa.
Il tipo di allevamento si distingue sulla base della presenza o meno di entrambe le due fasi: quella di riproduzione, nella quale si producono i suinetti destinati all'ingrasso e alla rimonta (nel caso di rimonta interna), e quella d’ingrasso, finalizzata alla produzione dei suini da macello.
Negli allevamenti a ciclo chiuso sono presenti entrambe le fasi, mentre in quelli a ciclo aperto ce ne è una sola (riproduzione o ingrasso).
L'alimento può essere somministrato in modo razionato oppure ad libitum (a volontà). La scelta tra i due sistemi dipende dall'età del suino e dall'indirizzo produttivo, oltre che dal tipo di formulazione adottato.
GESTAZIONE
Scrofe gestanti, scrofette e verri
La necessità di un rigoroso razionamento alimentare per le scrofe gestanti è uno dei motivi della diffusione delle soluzioni stabulative con posta singola, nelle quali si evita ogni problema derivante dalla competizione alimentare.
LATTAZIONE E SVEZZAMENTO
Scrofe allattanti e lattonzoli
L'alimento, in genere, è presentato alla scrofa allattante in forma secca e distribuito manualmente o automaticamente in due pasti giornalieri.
Con la diffusione ormai generale dello svezzamento precoce, l'alimento (mangime prestarter) viene messo a disposizione della nidiata fin dalla seconda settimana, per stimolare precocemente l'attività degli enzimi gastrici.
POST-SVEZZAMENTO
Suinetti svezzati e fino al raggiungimento dei 20-30 kg di peso vivo
L'alimento secco viene distribuito ad libitum.
ACCRESCIMENTO E INGRASSO
Accrescimento (suini da 20-30 a 50-65 kg)
Ingrasso (suini da 50-65 kg fino al peso finale di invio al macello)
L'alimentazione ad libitum viene preferita per la prima fase (accrescimento o “magronaggio”); per suini di peso superiore l'alimentazione è generalmente razionata.