La dieta del cavallo, proprio come quella di un essere umano, varia a seconda del suo peso, l'attività fisica cui esso è sottoposto e l'attività fisiologica costituita da un eventuale gestazione o allattamento oppure dalla fase di crescita. Al tempo stesso, bisogna conoscere l'apporto nutritivo e calorico di ciascun alimento a disposizione. La razione di cibo che il cavallo mangerà dovrà essere il connubio di tutti questi elementi ed essere in grado di saziare l'animale.
Ciascun cavallo ha bisogno di essere nutrito in base alle attività che svolge: dal puledro alla fattrice, dal cavallo atleta a quello da passeggio.
Fase di sviluppo: in questa fase le proteine devono essere ridotte perché le necessità dell’animale devono essere equilibrate. Il rapporto proteine/energia tende a diminuire.
Fase di maturità: in questo periodo della vita il cavallo, soprattutto se atleta, necessita di buone dosi di mangime ad alto potere energetico. Il mangime in questione dovrà essere composto soprattutto da mais, orzo e avena. Per i cavalli adulti non atleti l’alimentazione è più semplificata ma comunque equilibrata. I mangimi vengono somministrati, in questo caso, con una ridotta quantità di fieno oppure da soli.
Fase riproduttiva: la fattrice dovrà essere alimentata con un mangime che le consenta di poter sopperire ai suoi bisogni quali il parto e la successiva lattazione.
Fase di recupero: il mangime da somministrare al cavallo in questa fase deve essere un concentrato di energia basato su cereali (oltre il 60%) che hanno come obiettivo quello di riformare le riserve di energia perdute per qualche ragione.
SVEZZAMENTO
È bene che il puledro cominci a familiarizzare con gli alimenti secchi dalle prime settimane di vita: a partire dal secondo terzo mese di vita l’integrazione si rende assolutamente necessaria ed alcune tecniche quali il creep feeding (recinto inaccessibile alla madre che consente solo al puledro di alimentarsi).
Lo svezzamento si attua, dai 4 ai 6 mesi. Il puledro deve arrivare a questa fase già abituato a consumare un certo quantitativo di alimenti secchi (almeno 2 kg capo giorno).
CAVALLI SPORTIVI
Nel concorso ippico i soggetti sono sottoposti a un lavoro e a uno sforzo muscolare molto intensi e in breve tempo.
Scopo dell'alimentazione del cavallo al lavoro è quello di preservare l'animale dagli stati di scadimento della forma sportiva e di migliorare l'attività muscolare.
I cereali, fonte per eccellenza di carboidrati, costituiranno la base dell'alimentazione del cavallo sportivo, qualunque sia la disciplina praticata.
Molto importanti per il cavallo atleta risultano i foraggi e la funzione energetica (ovviamente più limitata rispetto ai cereali) che la cellulosa (costituente di base) apporta in modo inversamente proporzionale alla percentuale di lignina presente: quindi più il fieno è giovane, tenero, foglioso, più i carboidrati in esso contenuti sono digeribili.