BOVINI DA CARNE
VACCHE DA LATTE
BUFALE
EQUINI
AVICOLI
OVINI E CAPRINI
LEPORIDI
SUINI
I bovini e gli ovini sono ruminanti. Il loro stomaco è costituito da quattro camere (una delle quali è il rumine) che consentono la digestione della cellulosa contenuta nei vegetali, non assimilabile invece dall’uomo.
Come tutti gli animali, i ruminanti necessitano di due fonti principali di alimenti: energetici e azotati. Questi diversi tipi di alimenti servono per regolare la temperatura, camminare, formare la muscolatura, assicurare il metabolismo.
L’alimentazione svolge quindi un ruolo essenziale nelle prestazioni produttive (carne o latte) e riproduttive degli animali.
Si identifica col periodo di transizione tra la nascita del vitello e il momento del passaggio dalla dieta a base di latte (materno o ricostituito) alla dieta composta da mangimi e foraggi. Il cambiamento del tipo di alimentazione avviene in un periodo di durata variabile a seconda che l’allevatore voglia attuare uno svezzamento più o meno precoce. Scopo dello svezzamento è trasformare il vitello da monogastrico funzionale a poligastrico ruminante, con l’obiettivo di garantire un graduale passaggio dalla dieta liquida a base lattea a quella solida costituita da foraggi e concentrati.
Per definizione il ristallo è il periodo preparatorio alla fase di ingrasso di animali che provengono generalmente dal pascolo (Broutard francesi o linea vacca-vitello italiana) ed ha una durata di circa 4 settimane. Durante questo periodo i vitelli subiscono notevoli stress a causa di una serie di fattori sia di origine ambientale che alimentare. Troppo spesso questa fase viene trascurata o mal gestita negli allevamenti da carne, non tenendo conto dell’importanza che questo periodo ha sul successo dell’intera attività.
Pur essendo ormai dei ruminanti funzionali i vitelli presentano un rumine non ancora idoneo ad essere sottoposto, durante la successiva fase di ingrasso, ad alimentazione con alti dosaggi di concentrati. La fase di adattamento del rumine è molto importante e può condizionare le future performance degli animali, inoltre un rumine che funziona bene consente di prevenire tante patologie.
Lo stato di ingrassamento interviene su due aspetti della qualità della carne fondamentali per il consumatore e cioè le caratteristiche salutistico-nutrizionali e quelle organolettiche. Attraverso un’appropriata alimentazione dei soggetti è quindi possibile da un lato soddisfare i consumatori e dall’altro evitare gli inconvenienti connessi alla macellazione di bovini eccessivamente grassi o magri. La scelta del livello nutritivo, come quella degli alimenti che compongono la dieta, sarà in funzione degli obiettivi dell’allevatore e del sesso, età e tipo genetico degli animali.
Tradizionalmente costituisce la fase finale dell’ingrasso ed è il periodo in cui, attraverso appositi aggiustamenti alla razione alimentare, si interviene al fine di ottenere una adeguata marezzatura (rapporto fra muscolo e grasso) della carne.
Per effettuare nel modo migliore la fase di finissaggio al fine di rispondere alle richieste del mercato bisogna adottare adeguati programmi alimentari tenendo in considerazione i livelli nutritivi.
Inoltre si devono considerare gli aspetti relativi a:
- Modalità di somministrazione degli alimenti
- Programma alimentare per classi di macellazione
- Gestione dell'unifeed ove presente
- Conservazione degli alimenti